domenica 9 agosto 2009

Tentativo con la foto naturalistica

In questi giorni trascorsi al mare, nella riviera sud di Manfredonia (FG), mi sono avvicinato per la prima volta alla fotografia di natura, genere che non avevo mai praticato prima, attratto dalla presenza di uccelli cicogniformi, principalmente aironi della specie "Egretta-Garzetta".
Mi sono reso conto della necessità di avere un buon teleobbiettivo (ho un Nikon 70-300 la cui messa a fuoco è tutt'altro che fulminea) e delle difficoltà di questo tipo di fotografia, dovute essenzialmente alla diffidenza degli animali ed alla inospitalità dei posti (insetti a volontà...).
Per ottenere risultati accettabili (e non sono convinto che i miei lo siano...) può essere necessario tornare più volte sul posto, con attese imprecisate ed imprevedibili.

La diffidenza di questi animali è tale che, anche con il 300mm, non sono riuscito a riempire il fotogramma come avrei voluto.
Forse avrei dovuto appostarmi ed attendere 1 ora, forse 2. Sinceramente non ero in condizione...


Uno di questi graziosi animali ad un tratto è sembrato curarsi meno degli altri della mia presenza ed ha iniziato a cacciare insetti e piccoli molluschi nella laguna, tenendosi sempre e comunque a debita distanza (purtroppo...).
L'ho seguito per un pò con l'inquadratura e sono riuscito ad immortalare il momento in cui afferra la sua piccola preda nell'acqua salmastra.


Per essere la prima volta che mi cimento con la foto agli uccelli devo dire che poteva andare meglio ma, considerato l'impegno non esagerato (sono in ferie...) poteva andare anche peggio...!
Ho capito a cosa servono i capanni mimetici e quali e quanti sono i sacrifici richiesti per ottenere foto spettacolari come quelle che troviamo su siti come Juza Nature (che consiglio vivamente - www.juzaphoto.com), Nature's Biodiversity (www.naturebiodiversity.com) o altri.
Appena torno in città si torna alla street, meno fatica più soddisfazione!
Ciao.

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